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guida per coltivare origano

Guida per Coltivare Origano

Coltivare l’origano era una coltivazione attuata sin dall’antichità e infatti, se coltivare aromatiche ha origini molto antiche, fra queste vi era l’origano le cui origini sono così remote che si sono perse nel tempo.

Da alcuni documenti si è appreso che già nell’antica Persia si utilizzava, per pulire la pelle e per rinfrescarla, dell’acqua dove erano rimaste in infusione per alcune ore le foglie dell’origano.

L’origano non occorre solo per insaporire la pizza o la carne ma è possibile usarla in tanti altri utili modi.

ORIGINI E DIFFUSIONE DELL’ORIGANO:

Si ritiene che l’origano sia originario della Turchia, di Cipro e della Grecia dove viene raccolto e usato da tempo immemorabile.

Coltivare l’origano era una pratica diffusa nell’Antico Egitto, in Grecia e successivamente nell’impero romano.

I romani conobbero questa aromatica tramite i greci e la diffusero poi in tutta Europa.

Nel libro di Apicio, cuoco e ghiottone romano,  troviamo l’origano citato in un gran numero di ricette con il nome di “origanum”.

Nell’antichità l’origano  era una aromatica molto usata dai meno abbienti.

Coltivare origano significava avere sempre a disposizione un’aromatica impiegata per insaporire molti piatti dell’epoca, come le minestre di farro e legumi, le zuppe di verdure e per aromatizzare il vino.

Indispensabile per dare sapore al pesce azzurro, in particolare  alle acciughe, l’origano fu per lungo tempo denominato “erba da acciughe” a causa di una insostituibile salsa usata per esaltare il sapore di questo pesce.

Nel Medioevo l’origano continuava ad essere usato non solo per insaporire i cibi ma anche come pianta medicinale.

Negli orti dei conventi coltivare  aromatiche era una pratica  indispensabile perché queste piante venivano impiegate come piante medicinali.

Coltivare  l’origano significava  poter impiegare le sue foglie  come cura per il mal di denti, le indigestioni e come sedativo per la tosse.

Durante il periodo medioevale l’origano fu commercializzato la Cina e si diffuse anche in questo lontano paese.

Nel Medioevo le antiche carovane che percorrevano la via della seta che congiungeva l’Europa con L’Asia portavano in Europa non solo esotiche spezie e splendidi manufatti ma diffondevano anche piante e oggetti in quelle lontane  terre.

L’origano fu una di queste piante perché veniva impiegata come pianta officinale per calmare le febbri, il vomito e la diarrea.

In seguito in Inghilterra coltivare l’origano significava avere a disposizione un additivo per il tabacco da fiuto e un’odorosa aromatica, che seccata e confezionata in sacchetti, serviva a tenere distanti gli insetti molesti che potevano rintanarsi negli armadi.

In America l’origano fu portato dall’Inghilterra dai  Padri Pellegrini nel 1600 e successivamente si diffuse anche in Australia al seguito di coloni che si stabilirono in quel continente.

Tuttavia  le piante sono fedeli al loro luogo d’origine e accade che  modificano le loro caratteristiche se trovano diverse condizioni di suolo e di clima.

Così in questi continenti l’origano perse le sue caratteristiche di profumo e sapore che aveva in Europa e divenne indistinguibile da un’altra erba aromatica, la maggiorana, quindi coltivare origano non fu più conveniente.

L’origano si inselvatichì e fu indicato genericamente come maggiorana selvatica.

Il tempo passò e si arrivò alla seconda guerra mondiale e precisamente all’occupazione dei soldati americani in Italia.

Questi militari si appassionarono della cucina italiana e specialmente della pizza che, come si sa, è insaporita con l’origano.

Origano che esprime al meglio il suo sapore e il suo profumo al caldo sole del meridione italiano.

Quando i soldati americani di stanza in Italia  tornarono in America ebbero nostalgia di quell’aromatica così profumata e gustosa, che avevano avuto modo di apprezzare nel nostro paese, e cominciarono a richiederla in misura sempre maggiore.

Quindi coltivare l’origano riprese vigore in America e questa aromatica non fu più confusa con  la maggiorana.

Ho voluto narrare a grandi linee le origini e la storia di questa  pianta che fin dai secoli passati è stata usata soprattutto nella cucina delle regioni del Sud dell’Italia.

Infatti è nei luoghi aridi e assolati del meridione che l’origano esprime tutto il suo profumo e il suo sapore.

Come coltivare l’origano e sua descrizione

Il nome origano deriva da due parole greche: “oros”= montagna e “gamos” splendore, delizia, ed è per questo che viene denominato splendore della montagna.

Anche perché allo stato selvatico abbellisce con la sua fioritura i pendii collinari e montuosi, assolati e aridi.

  • Ancora oggi cresce selvatico in tutto il bacino del Mediterraneo ma può spingersi anche nelle zone montane sino a 1300 metri di altitudine.
  • Si sviluppa senza difficoltà sia al Nord che al Sud, sia al livello del mare  che in montagna.
  • Predilige il clima temperato caldo e i siti ben esposti al sole dove sprigiona nella sua interezza il suo penetrante aroma.
  • Questa pianta, che appartiene alla famiglia delle Laminacee e al genere Origanum, è una aromatica erbacea perenne a carattere cespuglioso.
  • E’ ricca di rami, con un fusto alto a seconda delle varietà dai 50 ai 70 cm spesso colorato di rosso e ben ramificato.
  • Le sue foglie sono piccole, dotate di picciolo, ovali e a punta.
  • I suoi fiori, di colore rosa porpora , ma in alcune varietà il loro colore è bianco, sbocciano da  giugno  a settembre in  mazzetti situati sull’estremità dei rami.
  • I fiori vengono impollinati dagli insetti, soprattutto da api e da bombi, e si trasformano in semi racchiusi da una capsula di colore scuro.
  • L’origano si diffonde tramite semina, talea o per divisione del cespo.

Se la semina si esegue in primavera, la divisione del cespo si attua sempre all’inizio della bella stagione e la moltiplicazione per talee si effettua nel mese di giugno.

Presta attenzione prima di iniziare a coltivare l’origano perché di questa aromatica ve ne sono differenti varietà.

Tuttavia la descrizione che ho dato più sopra è una descrizione generale che va bene un po’ per tutte le varietà.

Per quanto riguarda la coltivazione tutte le varietà di origano abbisognano di sole, annaffiature scarse e terreno molto ben drenato.

Prediligono terreni calcarei con una buona dose di sostanza organica.

Attenzione ai terreni umidi, specialmente d’inverno, perchè se associati alle basse temperature  con facilità fanno marcire le radici di questa aromatica.

In estate non fargli mancare l’acqua ma bada bene a non lasciare ristagni idrici per evitare marciumi al suo apparato radicale.

Coltivare l’origano significa anche tenere libero il terreno circostante dalle erbacce facendo frequenti zappettature perché questa pianta, non essendo tanto alta e piuttosto esile, rischia di esserne con facilità soffocata.

Inoltre smuovendo il terreno lo si arieggia  favorendo la sua crescita e il suo rigoglio.

L’origano è pianta rustica adatta anche a giardinieri inesperti.

Se seguirai questi semplici consigli non avrai difficoltà ad avere sempre il tuo origano vigoroso e sano.

Coltivare l’origano in vaso

Sono molte le persone che non possedendo terreno sono costrette a coltivare le piante aromatiche in vaso.

L’origano, aromatica rustica e contenuta, è molto adatta ad essere coltivata in un vaso di circa 30-40 cm di diametro.

L’importante è mettere del terreno fertile ma con un drenaggio perfetto.

Il vaso deve essere collocato in un punto riparato ma   soleggiato.

Lo ritirerai in un luogo luminoso dove non gela all’inizio dell’inverno quando le temperature diventeranno troppo fredde.

Coltivare l’origano al meglio significa anche saper dosare bene le annaffiature.

Queste devono essere più abbondanti quando la pianta è in crescita e in fioritura ma in ogni caso il terreno deve essere ben asciutto fra un’annaffiatura e l’altra.

In primavera, quando la tua pianta di origano si preparerà per la bella stagione, aiutala con una concimazione organica che potrai trovare con facilità in vendita.

Impiegando questi semplici accorgimenti coltivare l’origano ti sarà facile e avrai anno dopo anno una bella pianta odorosa che insaporirà i tuoi piatti preferiti con  le sue foglioline.

Come raccogliere e conservare l’origano

All’inizio della sua fioritura, in estate, si recidono i piccoli fusti sulla cui sommità si trovano i fiori poi si appendono, dopo averli legati a testa in giù, in un luogo ombreggiato e arioso per farli seccare.

L’origano è una di quelle aromatiche che non perde le sue proprietà e il suo aroma dopo l’essiccazione.

Quindi, dopo che le sue foglioline sono ben secche, puoi recuperarle con i fiori e inserirle sbriciolate in vasetti di vetro o sacchetti di carta (non di plastica)

Così conservate le avrai pronte per insaporire i tuoi piatti per circa un anno.

Anche nei lunghi mesi invernali potrai così avere a disposizione le sue odorose foglioline che con il loro penetrante profumo ti ricorderanno i  caldi mesi estivi.

 Le tante  proprietà dell’origano

 Coltivare l’origano è importante anche per poter usufruire con facilità e rapidamente delle sue molte proprietà.

Tra i molti principi attivi contenuti in questa aromatica troviamo il timolo che ha azione antisettica, antispasmodica e vermifuga.

Inoltre  l’origano contiene numerosi minerali, come il ferro,  il calcio,  il magnesio e la vitamina A (tiamina)

Ha  anche proprietà digestive, attenua i dolori intestinali e i disturbi allo stomaco.

Sotto forma di suffumigi è un calmante della tosse, libera il naso ed è un disinfettante delle vie respiratorie.

L’olio essenziale di origano per uso esterno è molto efficace nei massaggi anti-cellulite.

Le sue foglie servono per aromatizzare i cibi e per aiutare la digestione.

Per le sue  numerose qualità vale le pena  di coltivare l’origano anche per le sue notevoli proprietà officinali.

Un’altra aromatica apprezzata non solo in cucina ma come pianta officinale è l’anice verde.

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 Conclusioni

Se un principiante mi chiedesse se è possibile coltivare le aromatiche con facilità e quali sono quelle più adatte per iniziare, risponderei che è senz’altro possibile per un neofita coltivarle.

Poi gli consiglierei fra le altre di coltivare l’origano aromatica rustica, profumata e con tante virtù.

Una sua qualità che reputo importante è quella di avere un volume ridotto quindi questo la rende adatta ad essere coltivata anche nello spazio ristretto di un terrazzino.

Il suo profumo intenso e caratteristico la fa amare.

E’ insuperabile sulla pizza e una volta gustata una buona pizza insaporita con l’origano non è più possibile farne a meno.

L’hanno riscontrato anche i soldati americani che, venuti dall’America in Italia durante la seconda guerra mondiale, una volta  tornati in patria hanno ricercato quella piccola pianticella che rendeva insuperabili le pizze gustate nel nostro Meridione.

L’ aromatico l’origano con il suo gusto e il suo profumo aveva conquistato i loro cuori.Sono sicura che se già non lo conosci conquisterà anche il tuo e non potrai fare a meno di coltivare l’origano, questa aromatica il cui intenso profumo ricorda il caldo e il sole del nostro Meridione.